Operazione di ernia inguinale e catetere vescicale.
Nella mia pratica urologica sempre, più frequente è il riscontro di pazienti che dopo essersi sottoposti ad ernioplastica inguinale non riescono più ad urinare e vengono sottoposti a cateterismo. In questo post vi spiegherò il perchè.
Sebbene le cause dell’ernia inguinale sono note e multifattoriali (tosse cronica, broncopatia cronica, costipazione) si è appurata una associazione molto forte con la coesistenza di prostatismo (una serie di disturbi nella minzione che determinano uno sforzo continuo della parete addominale per riuscire a vincere le forze ostruttive che ostacolano la minzione).
Fra i tanti studi analizzati uno in particolare del 2016 ha correlato la particolare frequenza di ernie inguinali in uomini giovani ed i loro disturbi urinari. In particolare si è potuto vedere che una semplice uroflussometria (minzione all’interno di uno strumento )e la compilazione di un questionario (IPSS) già permetteva di prevedere eventuali evoluzioni delle malattie pianificando (laddove fosse necessario) un contestuale intervento di ernioplastica e disostruzione cervico-uretrale. Un altro dato interessante riguardava il volume prostatico che non necessariamente era collegato alla entità dei disturbi.
La programmazione e lo studio attento ai pazienti in fase pre-operatoria permette in questo caso di evitare che un paziente con pre-esistente ipertrofia prostatica vada incontro a ritenzione urinaria ( con necessità di cateterismo anche per molti giorni) ed allungamento del periodo di ricovero in seguito ad un intervento per ernia inguinale. Tale situazione si complica quando il paziente non riprendendo ad urinare dopo la rimozione del catetere si vedrà costretto a sottoporsi ad un altro intervento a breve distanza di tempo.
Dott. Di Gregorio Leonardo tel 3333074747 si riceve a Palermo ed a Castellammare del Golfo
5 risposte
Buonasera dott. Di Gregorio,
Mio padre oggi si è operato di ernia inguinale e a fine operazione il chirurgo ha parlato di un graffio della vescica che comporterà la tenuta del catetere per più giorni anziché uno come da normale post operazione.
Volevo un suo parere per capire se è qualcosa che può succedere e se possiamo stare tranquilli sul fatto che il catetere verrà tolto senza complicazioni ulteriori.
Grazie mille
Buongiorno, non posso pronunciarmi su un paziente che non conosco e su un intervento non da me eseguito, non potrei essere attendibile. Mi dispiace
A seguito intervento ernia inguinale con anestesia spinale e a distanza di 6 mesi di intervento Turp il giorno dopo intervento ernia bruciore nell’urinare e po’ di sangue nelle urine ,da sottolineare dolore uretra nell’estrarre tubicino grazie
Gentile dott Di Gregorio
Ho letto le sue recensioni su ritenzione urinaria a seguito dintervento ernia inguinale che e proprio il mio problema da oltre 50 anni e nessun medico dopo diverse visite ha ammesso tale possibilità adesso con ingrossamento di adenoma il problema si e amplificato, cosa mi può suggerire?
Grazie mille cordiali saluti Antonio leone torino
Salve purtroppo non posso risponderle, solo dopo una valutazione urologica si può capire quanta urina ritiene e perchè.