Come funziona la protesi peniena?
La protesi del pene è un dispositivo complesso costituito da due cilindri gonfiabili a piacimento posti all’interno dell’asta del pene dentro i corpi cavernosi. La durezza dei cilindri e quindi del pene può essere regolata manualmente tramite una pompa-attivatore posta sul fondo dello scroto in una posizione nascosta e facilmente raggiungibile dalla mano. Il liquido (soluzione fisiologica sterile) che percorre questo complesso circuito, è conservato in un serbatoio posto nell’addome ed invisibile sia dal paziente che dal partner.
Cosa devo aspettarmi dall’intervento e dal post-operatorio?
L’intervento dura circa 75 minuti e prevede in unica soluzione l’impianto di una protesi peniena già funzionante ma che per precauzione, non potrà essere attivata totalmente prima di 45-60 giorni.
Al termine dell’intervento il paziente si ritroverà con un piccolo catetere vescicale che verrà rimosso dopo 12-24 ore.
Verranno apposti in una zona ben nascosta del pube dei punti di sutura con una tecnica di chirurgia plastica che ne nasconde completamente la presenza a guarigione avvenuta.
Nell’immediato post-operatorio il paziente potrà registrare una transitoria febbre trattata con antibiotici (presenti anche sulla superficie della protesi), un ematoma peno scortale che scompare in 9-15 giorni ed una sensazione dolorosa facilmente controllabile con antidolorifici.
Non sarà necessario attuare particolari medicazioni della ferita post-operatoria visto che la stessa si presenterà di pochi cm, sarà invece importante seguire i consigli dell’Andrologo Chirurgo che passo passo provvederà ad insegnare al paziente ad avere dimestichezza con questo nuovo organo.
Ma la protesi allunga anche il pene?
Spesso i pazienti mi chiedono se questo impianto protesico incrementi anche le dimensioni del pene. Rispondo che la protesi, riempie al massimo lo spazio che i corpi cavernosi del paziente consentono, anche se esistono delle protesi un pò più costose che permettono di aumentare leggermente le dimensioni del pene per circonferenza e lunghezza (1-2cm).
Tale ultimo dispositivo però richiede una preparazione di diversi mesi prima dell’intervento di impianto protesico al fine di preparare il pene a ricevere una protesi che ne permetta l’incremento dimensionale.
E dopo i 60 giorni di guarigione?
La protesi al termine del periodo di recupero permetterà di raggiungere una completa erezione e il paziente riuscirà a penetrare il partner ed a raggiungere l’orgasmo. E’ importante sapere che il paziente potrà avere tutti i rapporti sessuali penetrativi che desidera finchè non disattiverà la protesi.
raramente può essere necessario praticare una circoncisione che in ogni modo non complica assolutamente l’evoluzione dell’intervento ed il funzionamento della protesi stessa.
2 risposte
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Ill.mo Dottor Di Gregorio, sono un uomo di 65 anni, sposato con una donna di 42 anni. Nel lontano giugno 2000, sono stato trapiantato di rene (organo vivente) datomi da mio fratello. Ho dei problemi di prostata, e il mio medico mi ha ordinato una IRM prostatica, scoprendo che il rene è stato collocato ad un’arteria prostatica quindi ho una disfunzione erettile cronica. il 16 arile 2024 ho un intervento chirurgico di Embolizzazione prostatica percutanea, cioè mi ottureranno una arteria prostatica sia a sinistra che a destra, per poter diminuire l’ingrossamento della suddetta. Per quanto riguarda la disfunzione erettile non mi ha garantito niente, quindi gli ho parlato della Protesi peniena, ed è daccordo, ma vorrei sapere quando potrò venire a visita da voi e quanto mi costerà questo intervento. Le premetto che vivo in Svizzera e ad agosto sarò in calabria. Potrebbe darmi luce su quello che dovrò affrontare? La ringrazio e la saluto
Francesco Sorbilli
Buonasera mi contatti al +39 377 311 4248 per valutare insieme il tutto.